Ovis Molis: sono sicura che dietro questo nome c'è una lunga storia (non so se sia un errore chiamarli Ovis MoLLis). Cerco sempre di introdurvi la ricetta accennando alla storia che dà i natali al piatto, in modo anche da chiarire le radici del nome e la paternità dell'impasto, ma questa volta ho trovato veramente poche informazioni a riguardo. Sono dei biscottini tipici del Lago Maggiore, adatti per l'ora del tea; sono fatti con una frolla molto particolare, perché impastata con tuorli sodi quindi molto morbida e cremosa. Questi biscotti sono "cugini" delle Margherite di Stresa, sempre di tradizione piemontese: l'impasto è lo stesso, si differenziano per la forma e per l'assenza di marmellata. Come si può ben intuire le Margherite sono state create in onore di Margherita di Savoia - che amava villeggiare a Stresa - nel 1857 (o 1868 in occasione del suo matrimonio), dal pasticcere Pietro Antonio Bolongaro.
Faccio appello a tutti i lettori piemontesi: se avete un pò più di informazioni sugli Ovis Molis, sarei molto curiosa di conoscerle...
CE L'HO, CE L'HO, MI MANCA ...! Faccio appello a tutti i lettori piemontesi: se avete un pò più di informazioni sugli Ovis Molis, sarei molto curiosa di conoscerle...
100g farina 00
50g fecola di patate
50g zucchero a velo
100g burro
3 tuorli sodi
Sale
Buccia di limone
Marmellata di albicocche o lamponi
A META' DEL LAVORO ...
Mischiate gli ingredienti secchi: unite le farine, aggiungete al centro lo zucchero a velo, la buccia di limone grattuggiata ed il pizzico di sale. Disponete il burro ammorbidito, a pezzetti, ai lati della farina (lasciatelo fuori dal frigo almeno un paio d'ore). Nel frattempo, fate bollire tre uova e schiacciate i tre tuorli sodi in un piccolo scolapasta (io ho usato uno di quelli piccini per minestrina). Lavorate velocemente l'impasto fin quando non otterrete una frolla liscia, sarà pronta quando si staccherà dal recipiente o dal piano di lavoro dove l'avete impastata. Avvolgetela in un pò di pellicola e fate riposare per 15 minuti in frigo. Formate delle palline poco più piccole di una noce e create un incavo al centro di ciascuna di esse, facendo pressione con il mignolo o con il retro di un mestolo di legno, ma fate attenzione a non bucare il fondo. Infornare i biscotti a 180° per 8 minuti; trascorso il tempo estraeteli dal forno riformate l'incavo centrale facendo una leggera pressione con il dito ed inserire una goccia di marmellata. Infornate nuovamente per altri 8 minuti. I biscottini devono rimanere rigorosamente chiari, a cottura terminata aspettate che si freddino perchè saranno ancora molto morbidi.
CI SI DIVERTE MANGIANDO ...
Suggerimenti: ricordate di lavorare i tuorli quando sono ancora caldi, altrimenti avrete difficoltà a schiacciarli nel setaccio/scolapasta. Quando riponete una qualsiasi frolla nel frigo a riposare non sagomatela mai a forma di pallina, altrimenti non si fredderà uniformemente; ma riponetela nel frigo schiacciata. Usate una marmellata non troppo liquida e senza pezzettoni, altrimenti durante la seconda infornata sborderà dall'incavo.
A me piacciono molto anche conoscendone poco la storia, la bontà resta invariata e ti sono venuti benissimo! :)
ReplyDeleteSEmplicemente perfetti, bravissima!!!!
ReplyDeletefantastici!! davvero brava!
ReplyDeleteTI INVITIAMO AD ISCRIVERTI AI NOSTRI CONTEST!
ReplyDeletesperiamo tu faccia parte della nostra grande famiglia!
La famiglia di Cà Versa
buonissimi anche questi!!! bravissima!!!! ^_^
ReplyDeleteGrazie mille!!! Li farò di sicuro.
ReplyDeleteSono perfetti e....che buoniiiiiii!
ReplyDeletecara ti ringraziamo per aver messo il logo ma quindi ti sei iscritta? se è così allora ti chiediamo di inviarci la tua email.. così da inserirti nella nostra mailing list per i contest!
ReplyDeleteNe avevo sentito parlare ma non avevo mai trovato la ricetta... e devo dire che la foto ha moltiplicato la mia curiosità!
ReplyDeleteCiao, ti va di partecipare alla mia "riffa"?
ReplyDeleteti aspetto!
http://ilcaffedelledonne.blogspot.it/2013/03/12000.html
amelie
Ma che buoniiiii!!!
ReplyDeleteComplimenti per il bellissimo blog! mi sono appena iscritto ai tuoi lettori fissi così da non perdermi nemmeno un post del tuo blog :)
un caro saluto
Alessandro
fancyfactorylab.blogspot.it
Posso usare un colino (setaccio tipo zucchero a velo) qualsiasi per il tuorlo d'uovo sodo? Oppure anche uno scolapasta piuttosto grande?
ReplyDeleteCiao Noemi, un colino qualsiasi penso vada bene, ovviamente la trama più fine è meglio è. Lo scolapasta non è adatto perchè ha i buchetti troppo larghi. Ciao e buona domenica!!
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