Friday, September 26, 2014

RISOTTO CON CREMA DI SCAROLA E GUANCIALE DI NORCIA

Sapeva cucinare (il pesce arrostito per gli apostoli sul lago di Tiberiade); era a conoscenza di ricette segrete (il lievito nella pasta), aveva il tatto sulla quantità di sale per insaporire il cibo; conosceva quali sono i pesci buoni da mangiare e quelli da scartare (la parabola sulla pesca)… Insomma, «i Vangeli regalano un tratto poco conosciuto: con buona probabilità, Gesù sapeva cucinare!».
Ne è convinto Giovanni Cesare Pagazzi, teologo di Lodi, tra le voci più significative e originali del pensiero teologico contemporaneo in Italia. Nel suo nuovo libretto "La cucina del Risorto. Gesù cuoco per l’umanità affamata", dove svela i contorni di quella che si può definire «chef teologia», ovvero un pensiero cristiano sul senso del cucinare.
E anche Gesù Cristo sapeva cucinare, come testimonia il brano del Vangelo di Giovanni, capitolo 21, in cui si narra del pesce arrostito preparato per gli apostoli reduci dalla «pesca miracolosa»: «Gesù non si accontenta di alimentare, di nutrire, e nemmeno di ricevere il cibo, ma cucina, trasforma. […] Dal momento che il Figlio è venuto nella carne, egli ha palato e quindi sa cosa significa nutrire gente che ha palato, e un palato diverso per ciascuno. Se ha cucinato, ha posto tradizionale e creativa attenzione a cose, tempi, azioni e persone, ai loro gusti, a ciò che potevano e dovevano mangiare».

CE L'HO, CE L'HO, MI MANCA ...!

1 scarola
300g riso parbioled
100g guanciale di norcia
1 cipolla
Pinoli
Olio extra vergine
Brodo vegetale
1 bicchiere vino bianco
Sale e pepe
1 testa d'aglio
Peperoncino




A META' DEL LAVORO ...
Tagliate la scarola e lasciatela appassire in padella con olio, aglio, pinoli e peperoncino; coprite con coperchio. Una volta cotta passatela con il frullatore ad immersione - ricordate di conservare qualche foglia intera - senza ridurla completamente a crema; la scarola tende a perdere il suo retrogusto amarognolo quando viene passata. Nella stessa padella cucinate il riso e fatelo imbiondire con olio e cipolla; sfumate con un bicchiere di vino bianco e lasciate evaporare; aggiungete la crema di scarola e man mano un pò di brodo vegetale. Dieci minuti prima del termine della cottura del riso, in un padellino a parte, mettete a soffriggere il guanciale tagliato a cubetti senza aggiunta né di olio, né di burro a fiamma bassa. Quando sarà bello croccante versate l tutto nel riso, amalgamate e terminate la cottura.

CI SI DIVERTE MANGIANDO ...
Decorate con la scarola e i pinoli che avrete conservato (io me n'ero dimenticata!). Potete sostituire la scarola con la cicoria, leggermente più amarognola, anche da passata.

No comments:

Post a Comment