Sunday, March 4, 2018

SCORZETTE CARAMELLATE

Il bello di lavorare a contatto con il pubblico non è solo la crescita personale che si ottiene ad ogni confronto; ma anche la gratificazione quando noti che il tuo lavoro è sinceramente apprezzato. Basta un sorriso per svoltare giornata, poi se ti regalano delle bellissime arance anche la salute ringrazia.
A casa mia, non si butta via niente, come in questo caso: scorzette di arancia caramellate...

Quando il frigo sembra vuoto c'è ancora più soddisfazione nel riuscire a pensare ad un piatto povero ma estremamente gustoso. Ho notato, inoltre, che più vado avanti con l'età più somiglio a mia nonna: quando i bambini mi chiedono il bis di quello che ho preparato loro da mangiare, provo la stessa emozione di quando chiedevo a mia nonna il terzo piatto di gnocchi fatti in casa... e lei rideva orgogliosa, tra la paura che mi sentissi male e la voglia di vedermi satolla e felice.

CE L'HO, CE L'HO, MI MANCA...!

185 g scorze di arancia
100 g zucchero di canna
100 ml acqua













A META' DEL LAVORO...
La buccia delle arance che ho utilizzato era molto spessa. Quindi ho eliminato un po' di parte bianca, che rischiava di rendere le scorze troppo amare. Le ho tagliate a listarelle e, solo dopo averle ripulite dall'eccesso di buccia bianca interna, le ho pesate. Immergetele in una pentola piena di acqua fredda e portatela a bollore, calcolate due minuti dal bollore e toglietele dal fuoco. Buttate l'acqua e ripetete questo passaggio per altre due volte. Preparate una padella capiente mettendo lo zucchero di canna e l'acqua, fate scaldare leggermente e versateci le bucce ben scolate.
Quando saranno caramellate - ci vorranno circa 30 minuti - con l'aiuto di una pinza, stendete le listarelle di arancia su di un piano ricoperto di carta da forno. Dovranno esser ben separate tra loro ed asciugare all'aria. D'inverno ci vorranno anche tre giorni, prima che si induriscano perfettamente. Una volta pronte potrete scegliere di ricoprirle di cioccolato fondente, da sciogliere prima a bagnomaria; oppure, sgranocchiarle così in purezza. Ottime anche per digerire.

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