SFOGLIA MARE E MONTI

Cosa fate quando tornate a casa, dopo una giornata di lavoro? Io finisco di lavorare con il sorriso ed ogni giorno ho un'ispirazione diversa per cucinare o scoprire posti nuovi; sì, sono fortunata. Apprezzare il proprio lavoro ti dà la forza per svegliarti e non fare fatica a scendere dal letto, avere la lucidità di truccarsi - anche se sono le sei di un sabato mattina e fuori è ancora notte - raggiungere l'ufficio e "sfornare" un bel sorriso. E' cosa rara, soprattutto di questi tempi; più parlo con la gente e più mi sento ferita da quel senso di comune insoddisfazioe che conduce ad una più pericolosa stasi. Così, cerco di prendere il meglio da quel poco che ho, perchè nonostante l'armonia delle mie giornate - ovviamente, con alcune eccezioni - mi alleno nel convincermi che tutti gli sforzi che sto facendo, non saranno vani...

CE L'HO, CE L'HO, MI MANCA ...!

1 confezione di sfoglia
260g ricotta di mucca
1 cucchiaio di farina 00
Olive nere denocciolate q.b.
1 uovo
7 filetti di alici Delicius
Pomodorini Piccadilly q.b.
Pinoli q.b.







A META' DEL LAVORO ...
Stendete la sfoglia in una pirofila rivestita di carta forno. Bucherellate la pasta. In un recipiente, riducete a crema la ricotta, con l'uovo, la farina e le olive tagliate grossolanamente. Riempite la sfoglia con questa farcia e livellatela bene. Tagliate i pomodorini Piccadilly a metà e svuotateli dai semi. Disponeteli uno vicino a l'altro, fino a ricoprire tutta la superfice della torta. Sminuzzate le alici e distribuitele tra i pomodorini; fate la stessa cosa con i pinoli. Infornate per 30 minuti a 180°.

CI SI DIVERTE MANGIANDO ...
Impariamo a lavorare la terra, perchè essere schizzinosi, al giorno d'oggi, vuol dire abusare di quello che la natura ti offre e che tu non prendi in considerazione, nemmeno alla lontana. Parla al legno e lui ti dirà come costruirti una libreria. Ragazzi che non hanno voglia di far nulla e, con gli occhi chiusi, si buttano via. L'altra faccia della medaglia: ragazzi che hanno tutto e che si divertono a sfidare la natura: si avvicinano troppo al fuoco, si bruciano e la chiamano "sfortuna".