Tuesday, July 17, 2018

PANE AGLI SPINACI, VERDE... "Come un albero"!

"Come un Albero", Via Alessandria, 159 – Roma.

È un centro culturale fondato dieci anni fa con l'obiettivo principale di occuparsi degli aspetti comunicativi legati alla disabilità, ma non da un punto di vista puramente teorico. Un locale nel Municipio II, donato da una socia del centro in punto di morte, ha permesso la realizzazione di una sala da the per persone con problemi intellettivi. Oggi "Come un Albero" si compone di una Casa Museo, con annesso angolo bar; inoltre, porta avanti un gruppo musicale, i “Disabilié - Canti di lavoro e d'amore precario". Ogni stanza del centro culturale è legata ad un’azione ben precisa: l'ingresso dell’edificio è la stanza “contro i pregiudizi”; il soggiorno è dedicato alle parole; la sala da pranzo al concetto di ospitalità; in cucina il discorso vira sugli “ingredienti” che usiamo per raccontare il nostro modo di vivere la disabilità; il bagno rimanda ai riti di purificazione dei tempi antichi; l'ultima stanza è la camera da letto, quella del tempo sospeso, piena di orologi fermi… "Come un Albero" è uno spazio rivolto a tutti, soprattutto a famiglie con bambini. I piatti proposti, grazie ai servizi di caffetteria e gastronomia fredda, sono quasi tutti realizzati con alimenti biologici; inoltre, l'angolo bar ha creato posti di lavoro per sei persone con disabilità intellettiva.

http://www.comeunalbero.org/i-disabilie/
https://www.facebook.com/centroculturalecomeunalbero/


CE L'HO, CE L'HO, MI MANCA...!

30g farina di miglio
10g farina di farro
40g spinaci lessi
Acqua q.b.
Una punta di bicarbonato
Un goccio di aceto di mele
Sale e pepe








A META' DEL LAVORO...
Setacciate le farine, strizzate e poi frullate gli spinaci (potete usare anche altre verdure lesse, di stagione); unite gli ingredienti. Aggiungete l'agente lievitante: il bicarbonato, attivato con un goccio di aceto di mele (in alternativa, anche del limone andrà bene). Attendete pochi minuti affinché la schiuma inizi ad agire all'interno della pastella. Se l'impasto vi sembra troppo denso, sarà sufficiente pochissima acqua. Aggiustate di sale e pepe. Cuocete in un padellino antiaderente, con coperchio, a fiamma dolce, per 5 minuti a lato.





PER SAPERNE DI PIU'

Guardate la puntata di SIAMO NOI, contenitore sociale di Tv2000:
https://www.youtube.com/watch?v=fmC7UuFRa0I

Monday, July 9, 2018

CRESPELLE CON FARINA DI COCCO e poi... giretto in gondola!

Rifugiati.
Ognuno con la propria storia.
Un lavoro.
Orizzonte a cui dare un nome.
Vita.

"Orient Experience I e II" e "Africa Experience", sono tre società di ristorazione etnica nate a partire dal 2012, grazie alla caparbietà di alcuni rifugiati politici e richiedenti asilo nella città di Venezia. I locali nascono per dare un significato intimo e speciale alla memoria del viaggio che questi ragazzi hanno affrontato prima di arrivare nella città delle gondole. I piatti proposti, “ripercorrono” le tappe di quel lungo cammino e sono, quindi, il risultato dell'incontro tra varie culture. Grazie alla convivialità che regala il buon cibo e la cura degli ambienti, nasce un’ulteriore magia: quella del passaggio di saperi; esperienza sensoriale e relazionale. Il progetto mira a valorizzare le potenzialità dell'incontro fra “mari” diversi; l'alterità e la diversità come fonte di innovazione e di educazione all'altro. Orient e Africa Experience collaborano con alcuni centri di accoglienza per migranti, richiedenti asilo; inoltre, con qualche comunità per l'accoglienza di soggetti vulnerabili. Grazie a questo lavoro corale, si riescono ad attivare tirocini formativi, per uomini e donne, volti all'apprendimento di un lavoro nell’ambito della ristorazione.

https://www.facebook.com/orientexperience2/
https://www.facebook.com/Africa-Experience-173565576436217/
https://www.facebook.com/OrientExperience1/

CE L'HO, CE L'HO, MI MANCA...!

125g albumi
20g farina di cocco
1 cucchiaino di cacao amaro
1 cucchiaino raso di lievito per dolci

Topping
1 mela
Cannella
Granella di nocciole
Crema "Nocciolata" Rigoni di Asiago







A META' DEL LAVORO...
Montate gli albumi a neve ferma, questo renderà le crespelle più soffici; la farina di cocco, teniamo presente, tende ad assorbire velocemente gli ingredienti e il risultato potrebbe essere un dolce secco al palato. Unite prima la farina, con il cacao e il lievito; inglobate delicatamente gli albumi agli ingredienti secchi, con l'ormai conosciuto movimento dal basso verso l'alto. Cuocete un po' per volta, su padella antiaderente calda. Massimo 5 minuti per lato.
Sbizzarritevi con gli ingredienti da accompagnamento: io ho grattugiato una mela, insaporita con un po' di limone e cannella.




PER SAPERNE DI PIU'

Guardate la puntata di SIAMO NOI, il contenitore sociale di Tv2000, con il servizio dedicato ad Orient Experience:
https://www.tv2000.it/siamonoi/video/siamo-noi-orient-experience/

Friday, July 6, 2018

CICCIO-PANCAKE fruttato... il mio "Xfood"!

Ormai da tempo, la mia mamma ha capito che la colazione per me è una cosa seria, ho coniato addirittura un termine per rende l'idea di quanto questo momento sia indispensabile per inaugurare e ringraziare la vita ogni giorno: la mattina, quindi, ho bisogno di ricaricarmi con un'abbondante COCCOL-AZIONE. Per "azionarmi" serve tanta sana energia, una coccola per alimentare anima e viscere; e della giusta calma per poi apprezzare quello che di bello, ma anche di meno bello, un giorno di lavoro mi riserva. Mi rendo conto che questo rito è un privilegio per pochi, sono immensamente fortunata perché oggi - soprattutto le mamme - si è costretti a sacrificare la colazione per scappare da un parte all'altra.

Potrei definite la COCCOL-AZIONE il mio Xfood:
questo per presentarvi un luogo speciale dove dalla somma di: COCCOLE + Xfood nasce un'ammirevole attività di ristorazione. In Via Brindisi, a San Vito dei Normanni (Brindisi) è nato il primo risto-sociale della Puglia, dove lavorano persone con disabilità fisico-motoria e mentale. Qui non ci si limita solo a cucinare e servire ai tavoli, ma si coltiva anche un orto sinergico e si costruiscono nuovi arredi, per un tocco sempre nuovo al locale, utilizzando oggetti in disuso. Insomma, al ristorante Xfood non si riceve energia solo dal cibo servito, ma da tutta l'atmosfera che avvolge a 360gradi. Ma non è finita qui...
Ogni tavolo, ogni sedia, ogni mobile presente nel ristorante è in vendita! Ci si può quindi portar via anche un pezzo di arredamento. Xfood ha aperto all’ExFadda di San Vito dei Normanni (BR), un centro culturale e sociale nato dalle ceneri di un vecchio capannone adibito a stabilimento enologico, in cui un folto gruppo di associazioni lavora proponendo servizi al territorio con laboratori creativi, attività per i bambini e tanti altri progetti.

http://www.ristorantexfood.com/
https://www.facebook.com/ristorantexfood/

Ora a voi la ricetta sempre low-carb, zero zuccheri!

CE L'HO, CE L'HO, MI MANCA...!

2 albumi (80g circa)
1 uovo intero
30g farina di riso
30g farina di farro
130g purea di frutta mista (kiwi,pera,albicocca)
Mezzo cucchiaino raso di lievito per dolci

Topping
10g cioccolato extra fondente 90%
Semi di chia
Lamponi freschi







A META' DEL LAVORO...
Scegliere frutta matura e polposa; la purea dovrà esser densa altrimenti il nostro ciccio-pancake crescerà poco e rimarrà troppo umido all'interno. Frullare ed amalgamare alle farine, precedentemente setacciate; aggiungere alla fine il lievito. Per sicurezza, ungere con dell'olio di semi una casseruola antiaderente (14cm di diametro) - togliere l'eccesso di olio con uno scottecs - cuocere l'impasto su fiamma minima e pentolino chiuso con coperchio. Ci vorranno circa 7 minuti per lato; il pancake sarà pronto quando risulterà ben dorato. Decorare a piacere.


PER SAPERNE DI PIU'

Guardate la puntata di SIAMO NOI, il contenitore sociale di Tv2000, con il servizio dedicato al Ristorante Xfood.
https://www.tv2000.it/siamonoi/video/siamo-noi-san-vito-dei-normanni-brindisi-ristorante-xfood/

Monday, June 25, 2018

PANINO PROTEICO LOW CARB

Il bello del mio lavoro è soprattutto poter condividere le proprie esperienze ed arricchirsi facendo tesoro di quelle altrui. Niente esiste al di fuori della relazione; tutto sta nell'imparare a "connettersi" con l'altro, accogliendo e rispettando le diversità. Tempo fa, ho avuto il piacere di conoscere una chef peruviana, Roxana Rondan. Sul suo volto si leggono tutte le sofferenze di una vita lontana da casa, quando bambina - sola in terra straniera - ha dovuto capire da subito chi voleva diventare. Ora è una donna orgogliosa, che si è riuscita ad affermare in Italia, grazie ad una bella dose di coraggio. Vi racconto la sua storia...

Siamo negli anni ’80. Nata a Lima. Quarta di sei fratelli; i nonni erano allevatori e la mamma commerciante di polli e patate. Da subito abituata ad avere responsabilità e a dare una mano in famiglia. Innata la passione per la cucina; «il regalo più prezioso che mia madre potesse farci era il buon cibo. Il mio piatto forte era ed è la “papa a la huancaína” (un piatto della tradizione peruviana fatto principalmente con uova, formaggio e patate)». Nel 1989, insieme alla mamma, Roxana attraversò l'Atlantico, per raggiungere l’Italia in cerca di fortuna. Roma fu la loro prima tappa: per Roxana la prima di un lungo cammino. «Rinunciare al Perù è stata dura, ma – anche se da sola in terra straniera - non ho mai avuto dubbi». Sì, perché la mamma, pochi giorni dopo il loro arrivo in Italia, decise di tornare in Perù. Roxana aveva con sé solo i ricordi d’infanzia, che alimentarono in lei la voglia di farcela, nonostante i problemi di integrazione e solitudine. Si trasferì prima a Milano, poi a Torino. «Sentivo sempre più forte la necessità di costruirmi una vera carriera nel mondo della gastronomia. Frequentai l'istituto alberghiero; poi un corso di laurea in Tecnologie alimentari. Realizzarmi in questa professione non è stato facile, ma avevo già superato dure prove lottando giorno dopo giorno. Niente mi faceva paura, anche quando percepivo diffidenza nei miei confronti: ero giovane, straniera e donna. Nonostante ciò, non mi è mai mancata l’energia per investire nel mio futuro». Nel 2011, nel quartiere San Paolo di Torino, finalmente vede realizzarsi il suo sogno: nasce il ristorante, “La Rustica Latina”. Qui Roxana, insieme a suo marito Pedro, propone specialità gastronomiche italo-peruviane.
Roxana è anche insegnante di cucina nell'Istituto penale per minorenni “Ferrante Aporti”: «Sono lì ormai da 8 anni. Voglio trasmettere agli altri, soprattutto ai più piccoli e a chi è in difficoltà, la mia esperienza. Ci sono ragazzi da ogni parte del mondo, offro loro le mie competenze ma ricevo ancora di più. Questo scambio culturale-gastronomico ci permette anche di reinterpretare le molteplici tradizioni culinarie. La cucina aiuta ad integrarsi. Mi sento in dovere di star loro vicino. Per i ragazzi in carcere avere una guida e imparare un mestiere può fare la differenza. A loro dico sempre: “Io sono un’immigrata come voi, quando ho cominciato non avevo niente se non la mia valigia con un solo cambio. Ho lottato duro e voi non dovete rovinarvi così presto, se scegliete la cucina questo mestiere vi può salvare la vita. Con la forza di volontà tutti ce la possono fare».


CE L'HO, CE L'HO, MI MANCA...!

30g farina di miglio
25g farina di riso
1 uovo intero
Semi di chia
Un goccio di acqua
½ cucchiaino bicarbonato
Aceto di mele











A META' DEL LAVORO...
Sbattere l'uovo per pochi minuti; unire un po' alla volta le farine setacciate, mischiando con una frusta per evitare grumi. Ammorbidire il composto con un goccio di acqua. Aggiungere semi di chia (sbizzarritevi ad insaporire l'impasto con i semi e le spezie che più gradite, tipo curry, curcuma, prezzemolo, semi di finocchio...). Unite il bicarbonato, che serve da agente lievitante, e attivatelo con un goccio di aceto di mele (in alternativa potete sostituire l'aceto con del limone). Per la cottura, usate una casseruola antiaderente, dai bordi alti (14cm di diametro); ungere con poco olio e togliere l'eccesso con un tovagliolo di carta. Versate l'impasto e chiudete il pentolino con un coperchio; cuocete a fiamma bassa finché l'impasto in superficie non risulterà abbastanza asciutto da poterlo girare. Fate cuocere l'altro lato per 5 minuti.




PER SAPERNE DI PIU'

Guardate la puntata di SIAMO NOI, il contenitore sociale di Tv2000, con l'intervista alla chef peruviana Roxana Rondan.
https://www.tv2000.it/siamonoi/video/siamo-noi-lintervista-sola-lontana-da-casa-ho-trovato-nella-cucina-il-mio-riscatto/

Friday, June 22, 2018

FIT-PIADINA per correre a “I Sette tornanti”

Proseguono le ricette per un pasto leggero, proteico ma soprattutto estivo! Oggi - in teoria - sarebbe il primo giorno ufficiale di inizio ESTATE... Qui a Roma però il cielo sembra prenderci in giro: velato ma afoso, e l'umore decisamente "condizionabile". Prima di illustrare gli ingredienti, la mia missione di presentarvi realtà gastronomico-sociali, adatte a tutte le tasche, si sposta in Sicilia!

Dietro a “I Sette tornanti” non c’è solo un ristorante, c’è molto di più, c’è un gruppo di persone, «i nostri ragazzi» – come amano chiamarli in cooperativa – che dal disagio psico-sociale ne hanno tratto la spinta per andare avanti e costruirsi il proprio futuro, la propria autonomia sociale e lavorativa. E non solo, grazie al lavoro “duro” di squadra (coltivare, zappare, arare 19 ettari di terreno dotato di 850 alberi di ulivo e 1000 alberi di carrubo) “I Sette tornanti” - un tempo abbandonato e lasciato a se stesso - è diventato un fiore all'occhiello per il territorio ragusano, un luogo di ricezione turistica dove la produzione agricola è biologicamente certificata. Senza mai dimenticare la valenza sociale: dalla vendita dell’olio, delle carrube e del miele di loro produzione ricavano fondi da destinare al progetto.
Non sono mancati episodi vandalici e intimidatori all’interno della struttura agricola e tante sono state le campagne attivate per realizzare piccoli progetti.
Nel 2015 il fondo agricolo Cillone (nome preso in prestito dall'omonima contrada in cui lo stesso si trova), viene conosciuto anche a livello internazionale, grazie alle riprese in questa location di alcune scene del film “Il Commissario Montalbano”. Oggi, “I Sette tornanti” è una struttura turistico-ricettiva siciliana conosciuta, dove si possono realizzare passeggiate a piedi o in bici, godere di paesaggi tipici della zona e mangiare sano e sempre in buona compagnia.

http://www.ristoranteisettetornanti.it/home.php
https://www.facebook.com/ristoranteisettetornanti/


CE L'HO, CE L'HO, MI MANCA...!

Ingredienti x 2 piadine
100g di albume
30g farina di miglio
30g farina di semola integrale
2 zucchine
Un goccio di latte di avena
Una punta di bicarbonato
Aceto di mele, o limone

Condimento
Hummus di cavolo verza








A META' DEL LAVORO...
Niente di più semplice e veloce, soprattutto in questi giorni di fiacca dove l'ultimo mio desiderio è mettermi ai fornelli.
Dividete gli albumi dai tuorli; setacciate le farine; grattugiate finemente le zucchine crude.
Unite agli albumi le farine, aiutandovi con un po' di latte per rendere più liquida la pastella (ne basterà un goccio). Strizzate ed amalgamate all'impasto le zucchine. Aggiungete mezzo cucchiaino di bicarbonato - il nostro agente lievitante - e attivatelo versando un po' di aceto di mele o, in alternativa, qualche goccia di limone. Lasciate agire per qualche secondo. Scaldare e ungere con un velo di olio una padella dai bordi bassi (io ho usato quella per fare le crespelle), dividere l'impasto e cuocere in due volte, massimo 5 minuti per lato.

PS: io non ho aggiunto SALE, perché la seconda piadina l'ho condita con la marmellata di arance amare; l'impasto, infatti, si adatta benissimo sia a condimenti salati, che dolci.

La piadina salata l'ho riempita con hummus di cavolo verza - quello viola - con prosciutto crudo e un po' di zucchine che mi erano avanzate; a parte, pomodori camoni e foglie di basilico della mia piantina ^_^





PER SAPERNE DI PIU'

Guardate la puntata di SIAMO NOI, il contenitore sociale di Tv2000, dedicata al ristorante
“I Sette tornanti” https://www.tv2000.it/siamonoi/video/siamo-noi-ragusa-i-sette-tornanti/

Monday, June 18, 2018

BUDINO PROTEICO AL CIOCCOLATO per un'amica food blogger

Mangiare è un piacere della vita. Senza ossessioni. Si intristisce chi impiega la sua volontà nelle privazioni costanti, è un prigioniero chi ingabbia in troppi schemi i suoi pranzi e cene. Ma... come diceva, più di un secolo fa, Ludwig Feuerbach, filosofo tedesco: "I cibi si trasformano in sangue, il sangue in cuore e cervello; in materia di pensieri e sentimenti. L'alimento umano è fondamento della cultura e del sentimento. Se volete migliorare il popolo, dategli un'alimentazione migliore. L'uomo è ciò che mangia". La massima di Feuerbach e la ricetta che vi sto per presentare, mi hanno fatto venire in mente un altro incontro fatto quest’anno in ambito lavorativo, con una food blogger strepitosa.

Lei si chiama Vatinee Suvimol, thailandese di nascita e bergamasca di adozione, avvocato di professione e food blogger per passione. “La Mia Storia Thai - Ricordi e Ricette”, è non solo un romanzo autobiografico ma anche una guida alla Thailandia e ai suoi piatti tradizionali. Vatinee, figlia di una ragazza madre e di un padre che decise di non esser presente: «Mi dicevano che ero venuta al mondo per errore: il tentativo di aborto al quinto mese di gravidanza, la consapevolezza di una vita difficile. Alla fine, però, l’amore ha vinto». Vatinee - che in thai vuol dire “colei che ama la musica” – è cresciuta con la nonna e lo zio, a Bangkok. A sei anni, fu “prelevata” dalla Thailandia: destinazione Italia. Fortunatamente quella di Vatinee è una storia a lieto fine: è riuscita a realizzare tutti i suoi sogni - una famiglia, una carriera, la serenità - e dalla vita ha avuto anche qualche regalo in più. Nel 2010, quando si è trattato di dare un nome al suo blog, ha d’istinto pensato a queste parole: “A Thai Pianist”, «forse perché sognavo di diventare una pianista, proprio come quel padre naturale che mi rinnegò; o forse perché avrei voluto che un giorno lui mi ritrovasse grazie a internet. Mai avrei immaginato di diventare una vera food blogger. Non ho mai amato cucinare, a casa mi prendevano in giro perché non sapevo nemmeno preparare un uovo al tegamino; comunque dopo aver lasciato la Thailandia - all’età di sei anni - ho provato un costante desiderio di mangiare cibo della mia terra d’origine. Per i thai mangiare è sacro: bisogna farlo sempre e solo quando si ha fame, e bisogna che tutti abbiano del cibo da condividere. “Per ogni boccone di carne, almeno tre di riso. Così ti sazi”, mi diceva la nonna. La carne in Thailandia era costosa e non avevamo molti soldi per comprarla. Tra di noi dividevamo tutto equamente, inclusi i “luk chin” (polpettine di carne). Alla fine, il desiderio del cibo thailandese era così forte che ho iniziato a cucinare e sperimentare. In dieci anni di ricerche e corsi, ho capito una cosa: che non esistono ricette thai originali, in quanto l’origine di ogni piatto è la strada». Nel 2014, Vatinee - insieme a un team di esperti - ha progettato “iFood”: web magazine di cucina, di cui oggi è capo progetto. iFood è l'etichetta editoriale cartacea di una grande realtà, che online raccoglie oltre 300 food blogger.

Ora parliamo di proteine #healthybreakfast #healthyfood! Per una colazione da campioni, cosa c'è di meglio se non un budino ricco di sapori naturali e tanta energia?!

CE L'HO, CE L'HO, MI MANCA...!

130g albumi
120g acqua
10g cacao amaro
1 cucchiaino di miele
1 cucchiaio di marmellata arance amare

Per il Topping
Frutta fresca e secca a scelta
Semi di chia











A META' DEL LAVORO...
Preparazione semplice e veloce: unite albumi, acqua, cacao e miele. Portate a bollore in un pentolino antiaderente, girando costantemente con un cucchiaio di legno. Dopo 5/10 minuti, a fiamma viva, il composto avrà raggiunto la giusta densità. Trasferite la crema in un contenitore dai bordi alti, aggiungete la marmellata e con il frullatore ad immersione rendete setoso il composto, togliendo eventuali grumi.
Versate il budino in una coppetta e riponete in frigo per un'ora. Decorate a piacere ^_^





PER SAPERNE DI PIU'

Guardate la puntata di SIAMO NOI, il contenitore sociale di Tv2000, con l'intervista a Vatinee del blog "A Thai Pianist".
https://www.tv2000.it/siamonoi/video/siamo-noi-lintervista-da-bangkok-a-bergamo-la-mia-storia-tra-ricordi-e-ricette/

Monday, June 4, 2018

TAGLIATELLE di RINA POLETTI per “Miss…ione Matterello”

Questa di oggi non è una vera e propria ricetta; uso questo post per presentarvi una persona speciale, che ho avuto il piacere di conoscere grazie al mio lavoro. La farina e il mattarello l’hanno salvata da una carriera solitaria dietro una scrivania. Ora le tagliatelle sono la sua filosofia di vita. E' la “sfoglina” più rinomata d’Italia, Rina Poletti, maestra dell’impasto!
Rina nasce a Finale Emilia nel 1951. Inizia a fare la sfoglina nel 1979. «Le mie mani sono da sempre strumento per impastare e stendere senza macchine, ma intraprendere questa carriera è stata una vera sfida. Inizialmente, tanti in paese non apprezzarono la mia idea. Piano piano cominciarono a fidarsi sempre di più, vedevano con i loro occhi quello che producevo, “proprio come la faccio io” dicevano. Mai avrei creduto di innamorarmi di questo lavoro che mi ha salvato; un grande successo personale ma anche grande sacrificio. La cucina è sacrificio, non è quella che ci fanno vedere in tv, con tutti questi programmi inflazionati». Nel maggio 2012, la vita di Rina viene improvvisamente sconvolta dal disastroso terremoto dell’Emilia. «Dovevo fare qualcosa per aiutare il mio territorio!». Nasce così l’associazione “Miss…ione Matterello”, da un vero e proprio spirito solidale. «Attraverso la sfoglia ho conosciuto persone fragili, forti, felici, tristi… Mi piace pensare che io non insegno solo a fare la pasta, ma insegno loro che la condivisione serve come sollievo per le preoccupazioni e le sofferenze. In questo modo si riesce a donare gioia a chi crede che non sia più possibile esser felici. Cucinare è un atto d'amore; la sfoglia è sacrificio fisico, richiede energia ed impegno. È un gesto di tenerezza, di affetto, è prendersi cura degli altri». Rina è in pensione da 10 anni. Dal 2010 è docente di “Alma - Scuola internazionale di Cucina di Gualtiero Marchesi” e gira il mondo tra conferenze, festival e dimostrazioni. Ma le sue sfide non finiscono qui: a novembre 2017 è partito il progetto dell'Accademia della sfoglia itinerante. “Via Emilia - Bottega Gastronomica”, a Milano, è la sede della prima scuola itinerante della Sfoglia in Lombardia, con l'intento di raggiungere tutte le regioni d'Italia.


CE L'HO, CE L'HO, MI MANCA...!

Tagliatelle all'uovo tirate a mano
Porcini secchi
Crema di tartufo
Olio piccante
















A META' DEL LAVORO...
Il condimento è stato preparato con ingredienti locali a km zero: porcini e tartufo dell'azienda agricola "fungaia" Moretti, di Marino (Roma).



PER SAPERNE DI PIU'

Guardate la puntata di SIAMO NOI, il contenitore sociale di Tv2000, con l'intervista alla "sfoglina" Rina Poletti.
https://www.tv2000.it/siamonoi/video/siamo-noi-lintervista-farina-e-mattarello-ecco-gli-strumenti-del-mio-successo/

Tuesday, May 29, 2018

FIT-PANCAKE di albumi... “Sapori e Saperi”

Buone maniere a tavola nel libro "Il galateo del terzo millennio" di Filiberto Passananti e Matteo Minà (Guido Tommasi Editore)
Far rumore masticando è di cattivo gusto, non s’infila il naso nel bicchiere o nel piatto altrui. Lo scriveva Giovanni Della Casa sei secoli fa. Secondo gli autori, le sue indicazioni non sono superate. Dunque ripropongono il Galateo nell’italiano di oggi e lo integrano con le parole di dieci testimoni. Renzo Arbore si preoccupa di un uso responsabile del telefonino e Annie Féolde di accogliere l’ospite come un re. L’importante, raccomanda Tata Adriana, è partire dai bambini.

E voi? Quali le regole del "Bon Ton", o le abitudini "casalinghe" di cui non potete fare a meno? Lo confesso, io adoro il pesce ma sono terrorizzata dalle spine, soprattutto dopo la paura che mi fece prendere mio padre a causa di una lisca posta di traverso in gola e recuperata con le pinzette... Ho bandito dalla tavola le ansie usando un "ausilio primitivo"... le mani, sì ma solo a casa, dove tutto - o quasi tutto - è concesso.

Ristorante “Sapori e Saperi”
Piazza Amellino, 16/17, 87021 Belvedere Marittimo (Cosenza)

Laboratorio di antiche tradizioni; rappresenta il primo esempio sul territorio regionale di imprenditoria sociale nel settore della ristorazione, che consentirà l’integrazione lavorativa e sociale di minori e giovani svantaggiati, ad alto rischio di devianza e sottratti alla microcriminalità organizzata che diventeranno cuochi, maitre e addetti alla sala.

http://www.ristorantesaporiesaperi.it/

CE L'HO, CE L'HO, MI MANCA...!

30 g farina di riso
30 g farina di avena
120 g albumi
1/2 cucchiaino bicarbonato
1/2 limone
Curcuma
Spezie (cumino, semi di finocchio e coriandolo)


Condimento a scelta








A META' DEL LAVORO...
Per gli sportivi: sfatiamo il mito delle proteine a qualsiasi ora della giornata. Un pasto equilibrato dovrebbe comprendere: carboidrati, preferibilmente integrali per l'apporto di fibre; grassi, proteine e vegetali; l'unica cosa che in teoria sarebbe esclusa dal classico piano alimentare equilibrato - tranne qualche strappo alla regola durante il week end - è lo zucchero raffinato; meglio integrare con frutta e cioccolato fondente. Mai dimenticare lo spuntino, soprattutto pre e post allenamento.

Questo pancake è sfizioso, creativo e sazia molto: mischiare le farine e le spezie; unire gli albumi (che possono essere montati o no, per ottenere un impasto più alto); attivare il bicarbonato - agente lievitante naturale - con il succo di mezzo limone e lasciare agire per 5 minuti. Amalgamare il composto, senza lasciare grumi. Se decidete di montare a neve gli albumi, ricordate di aggiungerli all'ultimo e mischiate dal basso verso l'alto, con l'aiuto di una spatola, per non smontare l'impasto. Cuocere in un padellino antiaderente, preferibilmente alto e stretto (13-14 cm di diametro) 5 minuti per lato, a fiamma bassa, avendo l'accortezza di chiudere con un coperchio.
Oggi, ho dovuto accontentarmi di un padellino, sempre antiaderente, perché la solita casseruola che usavo è rovinosamente caduta ammaccandosi su più lati. Ho ottenuto così un pancake più basso ma altrettanto soffice.


PER SAPERNE DI PIU'

Guardate la puntata di SIAMO NOI, il contenitore sociale di Tv2000, dedicata al Ristorante “Sapori e Saperi”.
https://www.tv2000.it/siamonoi/video/siamo-noi-cucina-solidale-risotto-ai-gamberi-con-sorpresa/
Tv2000 è visibile sul digitale terrestre canale 28, sul satellite al canale 140 SKY, sulla piattaforma satellitare tivùsat al canale 18 e in streaming.

Monday, May 28, 2018

ASPARAGO DI BASSANO CON GAMBERONI AL BRANDY... e "La Locanda del Cuore"

Corriere della Sera - 9 marzo 2018
"A tavola con Papa Francesco", (ed. Mondadori Electa), di Roberto Alborghetti - in libreria dal 13 marzo - il legame di Bergoglio con il cibo: gli studi in tecnica alimentare e il «buon pranzo» dopo l’Angelus.

Il giovane "Jorgito", così lo chiamavano da ragazzo, cucinava per la famiglia, sperimentando ricette e azzardando portate. Amava farlo e gli riusciva bene, racconta la sorella minore Maria Elena. «Fa dei calamari da urlo», dice. E gli piace molto il risotto. Piatto quest’ultimo legato alla terra d’origine della sua famiglia prima di emigrare in Argentina, il Piemonte, dove i Bergoglio avevano coltivato uve di Barbera d’Asti e del Monferrato e gestito una caffetteria e una pasticceria. A sedici anni, nel 1952, al momento della scuola superiore questa passione lo spinse a frequentare il corso di chimica dell’alimentazione all’Istituto industriale Yrigoyen di Buenos Aires, nei cui laboratori, fra stufe, alambicchi e piatti in vetroceramica, studiò le reazioni chimiche per la trasformazione delle molecole degli alimenti nei migliori sapori per il palato. E trovò anche lavoro al centro di ricerca Hickethier e Bachmann, specializzato nelle analisi delle sostanze grasse delle acque e dei prodotti alimentari. Questo prima che la vocazione lo portasse a rivelare ai propri genitori, davanti a un caffè italiano, tra praline e alfajores - tipici dolci argentini - di volersi fare prete. Iniziando quel percorso che l’avrebbe portato a diventare prima Arcivescovo di Buenos Aires, poi Cardinale e infine Pontefice. E pensare, come ha rivelato una domenica di febbraio dello scorso anno, rispondendo alla domanda di un bambino in una parrocchia romana, che da piccolo avrebbe voluto fare il macellaio. Lavoro del quale restava affascinato ogni volta che da ragazzo andava al mercato con la nonna. È una storia in gran parte sconosciuta quella raccontata dal giornalista Roberto Alborghetti. Attraverso documenti editi e inediti, ricette, interviste e testimonianze, il volume indaga il rapporto tra Bergoglio e il cibo, la sua passione per la buona cucina, e il significato che ancora oggi riveste per lui l’importanza di un’alimentazione adeguata, di una distribuzione alimentare accessibile anche ai meno fortunati.

Ristorante "La Locanda del Cuore".
Via Alfonso Di Vestea, 18 (Pescara)

Dal 2014, a Pescara, ha aperto il Ristorante La Locanda del Cuore. I proprietari collaborano costantemente con il sacerdote don Emilio Lonzi devolvendo i ricavati alla Caritas e alle parrocchie da lui seguite. Qui troverete un vero e proprio angolo di toscana: lo chef Giorgetti, infatti, è di origini toscane e ha studiato a Firenze.
In cucina e in sala, sono state assunte due persone, un ragazzo e una ragazza, in condizioni di grande necessità.

https://www.ristorantelalocandadelcuore.com/

https://www.facebook.com/lalocanda.delcuore/


CE L'HO, CE L'HO, MI MANCA...!


Asparagi bianchi
Gamberoni
Parmigiano
Burro
Pepe
Brandy
Olio Evo
Aglio










A META' DEL LAVORO...
Niente di più semplice: pulire con un pela patate i gambi degli asparagi, che potrebbero risultare più legnosi rispetto all'Asparago comune (Asparagus officinalis). Lessare in una pentola dai bordi alti, in acqua salata, lasciando le teste fuori, che - essendo più tenere - si cuoceranno grazie al vapore.
Nel frattempo, in una padella con olio e aglio ripassate i gamberoni e sfumate con del Brandy, diluito in acqua (in alternativa potete usare il classico vino bianco).
Una volta cotti gli asparagi, per rendere il piatto più gustoso (...uno strappo alla regola e "ciao ciao" preparazione light) ripassateli con del burro e condite con un'abbondante spolverata di parmigiano e pepe.



PER SAPERNE DI PIU'
Guardate la puntata di SIAMO NOI, il contenitore sociale di Tv2000, dedicata al "Ristorante la Locanda del Cuore".
https://www.tv2000.it/siamonoi/video/siamo-noi-pescara-la-locanda-del-cuore/
Tv2000 è visibile sul digitale terrestre canale 28, sul satellite al canale 140 SKY, sulla piattaforma satellitare tivùsat al canale 18 e in streaming.




Saturday, May 26, 2018

VEGGY PANCAKES all'AQUAFABA... “Articolo 21”

E' sabato e avete ospiti? Poco tempo per organizzare un "banchetto" con i fiocchi...
Niente paura; ho la ricetta adatta a tutti i palati; ma prima di svelare l'ingrediente segreto...

... vi parlerò del ristorante sociale “Articolo 21”.
Via Costantinopoli, 2; Taranto
Don Francesco Mitidieri è un prete di strada e cappellano del penitenziario di Taranto, che ha fondato questo ristorante, grazie al sostegno dell’associazione “Noi e Voi”.
Nel ristorante ci lavorano dipendenti tra i 19 e i 35 anni assunti dalla cooperativa, con l’obiettivo di creare nuovi posti di lavoro per persone svantaggiate. Il nome del ristorante è molto importante: l’articolo 21 nella Costituzione Italiana, infatti, parla della libertà di pensiero ed espressione. Il ristorante sorge a ridosso dell’Ilva e in cucina con la carica di Chef c’è Fabrizio Ragnati, che nella sua carriera ha già avviati altri ristoranti di successo a Taranto.

http://www.art21ristorante.it/
https://www.facebook.com/ristoranteart.21/

CE L'HO, CE L'HO, MI MANCA...!

100g aquafaba (ceci)
280g farina (ho usato un mix di 00 e semola integrale)
230g latte vegetale (avena)
20g olio di semi di girasole
1/2 cucchiaino bicarbonato
1 goccio aceto di mele
1 goccio di limone
Sale o zucchero







L'aquafaba (o acqua di cottura dei ceci) è un ingrediente molto sottovalutato. Si tratta di un ingrediente che può tornare utile nella preparazione di ricette dolci e salate. Perfetta ad esempio per i vegani che sono soliti realizzare piatti privi di derivati animali o per gli intolleranti alle uova. L’aquafaba, o acqua di governo, è quella in cui troviamo immersi i legumi in scatola.
Il primo ad averla sperimentata in pasticceria è stato lo chef francese Joel Roessel, amante della cucina vegan.
È bene specificare che è consigliabile utilizzare l’acqua di governo dei ceci (meglio scegliere le varianti in vetro e senza sale) molto ricca in saponine e proteine.
In pochi sanno che la sua principale proprietà “magica” è che si monta! Per questo c’è chi la utilizza come alternativa agli albumi. Va montata con l’aiuto di fruste elettriche (di solito occorrono circa 10 minuti).
Occorrono tre cucchiai di composto montato per sostituire un uovo. Per ottenere il risultato migliore è importante però che questa sia montata poco prima di aggiungerla all’inpasto e, per ottenere risultati migliori, utilizzare sia l’acqua dei legumi, che la ciotola a basse temperature.
Potete sperimentare l’aquafaba nella preparazione di:
creme, mousse e pancake


A META' DEL LAVORO...
Montate a neve l'acqua di governo dei ceci (preferibilmente quelli nel barattolo di vetro e tenuti una notte in frigo). Setacciate e mischiate le farine, insieme al bicarbonato e alla presa di sale. Aggiungete agli ingredienti secchi, latte, olio, aceto e limone. Alla pastella, unite l'aquafaba montata a neve ferma, con movimento dal basso verso l'alto. Riscaldate una padella per crêpes, oliatela leggermente togliendo l'eccesso con un pezzetto di carta. Versate la pastella con un cucchiaio dosatore; fate dorare 5 minuti a lato.

PS: l'impasto può essere realizzato ia nella versione dolce che salata.

PER SAPERNE DI PIU'
Guardate la puntata di SIAMO NOI, il contenitore sociale di Tv2000, dedicata ad "Articolo 21".
https://www.tv2000.it/siamonoi/video/siamo-noi-taranto-ristorante-articolo-21/
Tv2000 è visibile sul digitale terrestre canale 28, sul satellite al canale 140 SKY, sulla piattaforma satellitare tivùsat al canale 18 e in streaming.